In questi giorni di ferie avvelenate il Governo ci parla di sacrifici lacrime e sangue, di tredicesime in discussione, di nuove tasse, nonché del cuore sanguinante del Presidente del Consiglio del quale non può fregarci di meno. Tutto ciò è divenuto nuovo argomento di accesa discussione dei miei vicini di ombrellone…, e la conclusione invariabilmente è una sola: Governo ladro, governo bastardo… .
Sono pronto ad unirmi al coro, laddove mi appare evidente che a pagare siano sempre i soliti, cioè quei pochi che effettivamente già pagano le tasse in Italia poiché – sono certo – che di tutto questo putiferio nulla interesserà ai proprietari delle barche che dondolano alla fonda un paio di chilometri più in là.
Tuttavia mi chiedo quanto questo governo, ma – a mia memoria - gli altri non hanno mai dato prova migliore, sia effettivamente il solo colpevole… , si perché anche noi, i tartassati, abbiamo le nostre belle colpe.
Mi spiego meglio. Mi trovo nell’amena località di mare dove ormai torno da 30 anni, grazie ai sacrifici di mia madre, riposi in pace, che ebbe l’idea di comprare qui 37 metri quadrati.
Qui è normale che pochi negozi espongano i prezzi al dettaglio, mentre è categorico che nessun negoziante o supermercato metta la tara sulla bilancia il che, mi fa dubitare anche della loro precisione. Non c’è bar che ti dia con regolarità lo scontrino per il caffè ed il cornetto, né la ricevuta che stringo in mano per ombrellone e lettini potrà mai essere esibita con valore legale.
Ma nessuno protesta! O, meglio, nessuno degli altri protesta, poiché sono 30 anni che, come il Don Chisciotte tanto caro ad Aldo, insieme con mia moglie e mia figlia, combatto contro i mulini a vento reclamando dagli esercenti tara e scontrino.
Sono arrivato, perfino, a rivolgermi a due vigili della Polizia Urbana, fra i cui compiti rientra quello di vigilare sull’annona, ma sono stato letteralmente deriso: “…deve annà in comune, noi dovemo fa ‘e murte a le machine…”. Certo, meglio estorcere 60 euro al poveraccio che la domenica arriva con la famiglia al mare che litigare con un negoziante, magari suo parente.
Ieri pomeriggio mia moglie ha seminato il panico in un supermercato per aver contestato alla commessa dei salumi che è reato penale non inserire la tara… . Oggi l’ho accompagnata in macelleria per tema che la picchiassero per strada, non si sa mai, e così ho potuto verificare, ancora una volta, che in quel negozio non c’erano prezzi esposti, né tara sulla bilancia e lo scontrino che ci hanno dato, sono marito e moglie, a casa è risultato non essere fiscale.
Gli Italiani, e non solo in meridione, si sa, sono sempre stati complici tra di loro contro tutto ciò che rappresenti lo Stato, basti vedere quante macchine ti “fanno i fari” quando c’è un controllo di polizia, ma che arrivino ad essere così idioti da farsi complici anche degli evasori fiscali questo mi sconvolge.
La maggior parte dei commercianti al dettaglio, secondo le tabelle del Ministero delle Finanze, non denuncia in media più di 17.000 euro lordi l’anno, quasi quanto i gioiellieri, peraltro. Cioè questa gente – secondo i tabulati - è povera! Salvo poi possedere ville ed appartamenti e far viaggiare i figli in Ferrari.
Possibile che non ci rendiamo conto che ogni volta che non reclamiamo tara e scontrino, ci accolliamo l’evasione fiscale di tali esercenti, e con essa quella dei liberi professionisti e degli artigiani dai quali non pretendiamo mai la fattura?
Un governo, qualunque esso sia, quando ha bisogno di soldi li prende dove li trova e, soprattutto, dove è più facile scovarli, cioè dal reddito fisso, ovverossia dai salariati, dagli stipendiati e dai pensionati… .
E finché un governo serio non porrà in essere una vera riforma fiscale, capace - cioè - di creare un conflitto d’interesse tra fornitore di prestazione e utente finale, inducendo quest’ultimo ad esigere la fatturazione, a noi - eterni tartassati - non resta che chiedere tara e scontrino per far emergere quell’evasione della quale ci rendiamo quotidianamente complici - e spalmare così su una base più ampia quei sacrifici ai quali siamo sistematicamente chiamati.
I Governi saranno pure bastardi, ma noi cosa siamo? Io non lo scrivo perché, di norma, non dico parolacce.
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