venerdì 7 settembre 2012

Storia d'una rosa

Si chiama Carla. L'avevo trovata al supermercato, in una di quelle confezioni “segnatura e sacco a contenerne le radici”, posta in vendita con lo sconto di fine stagione. L'avevo comprata per metterla in vaso, sul balcone, perché allora abitavo ancora in condominio e non avevo un mio giardino.
Carla, messa dimora, senza che le accordassi particolari cure, prese a sbocciare... d'un rosso intenso..., inaspettato, sorprendente.
Bellissima, per essere la rosa in vaso d'un balcone del terzo piano, e faceva tanto casa l'avere un fiore tutto tuo, sia pure sul balcone della cucina: eravamo più giovani..., più assetati di vita.
Poi mia moglie fu ricoverata in ospedale con la solita minaccia d'aborto..., erano anni che cercavamo un figlio e questo se n'era sempre andato prima di vedere la luce: il primo a tre mesi di gestazione, il secondo a sei mesi, un parto questo ultimo per un maschietto che (allora) non sarebbe mai sopravvissuto... .
Ora eravamo al sesto mese del terzo tentativo e lei, mia moglie era in una stanza d'ospedale, con una femminuccia in grembo ed entrambe lottavano per la vita.
Quel pomeriggio, di rientro dal lavoro, m'accingevo ad uscire per l'ospedale, e mi guardavo attorno chiedendomi: cosa le porto?
Il mio occhio cadde su Carla che esibiva un fiore appena sbocciato. Ecco..., una rosa...; la colsi... .
Profumava di buono, di fresco... . Gliela portai mettendola in un bicchiere, sul comodino. Mi sembrava d'averle portato un pezzo di casa nostra... . Lei l'accolse con un sorriso... forse con lo stesso pensiero.
La rosa durò parecchi giorni, cinque o sei..., perché Carla ha una caratteristica... dura tantissimo, ma nel corso della sua vita recisa... cambia ogni giorno: lentamente dischiude i petali assumendo volume..., come fan tutte direte..., si..., ma lei triplica la sua dimensione e mentre cresce passa tutte le gradazioni del rosso da quello più intenso fino ad arrivare al rosa. Un rosa fresco che dura almeno ancora due giorni... . Poi - senza avviso - perde tutti i petali di colpo..., eppure sembrava fresca... .
Finché non nacque Stefania, cioè ancora per altri trentuno giorni, Carla, la rosa, fiorì sempre e sempre mi diede l'opportunità di portare in ospedale un ...pezzo di casa mia.
Oggi, in giardino, Carla domina l'angolo delle rose: è sempre la più bella ed anche la più... amata. Certo, è invecchiata e non getta più quella quantità di fiori di ventisei anni fa.
Temiamo che un giorno possa lasciarci e per questo son due anni che cerchiamo di farne delle talee..., con scarso successo per la verità.
Sembrerà assurdo, ma sento che - se Carla dovesse appassire - la mia casa non sarebbe più la stessa: è come se qualcosa di noi morisse con lei.

6 commenti:

  1. forse non sarebbe più la stessa...ma se pensi a cosa vi ha donato abbellirà sempre la vostra casa e la renderà unica e speciale...piena di amore e gioia...la rosa vive in voi...tutti...

    buona giornata
    lella

    p.s.
    mi sono commossa leggendo...è bellissima...

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    1. Grazie, Lella. Anch'io mi commuovo ogni volta che la rileggo. Si, perché ogni tanto vengo a trovarla anche qui.

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  2. Cosa servono gli amici? Anche in questo...a condividere una prosa emotiva e toccante. Essere compartecipi di un'azione cosi romantica per un fatto del tuo privato mi ha commossa, grazie Dario. Piano piano sto scoprendo che il Generale... è una persona di sentimenti
    romantici, passionali.Ti leggo sempre con infinito piacere.
    Ciao
    mariel

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    1. Ciao, Mariel. Oggi ho riletto Carla ed ho trovato la tua nota che mi era sfuggita... Grazie di cuore, amica mia. Grazie per la tua sensibilità... e la tua considerazione.

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  3. La nostra bella Carla.
    Ti voglio bene papà mio.
    Chichi (La Stefania dell'attesa <3 )

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    1. Anch'io te ne voglio. Ed anche la mamma, perché tu ci hai ridato luce e futuro. La nostra immortalità è ora affidata a te.

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