venerdì 19 luglio 2013

Riflessioni: la morte



Qualche tempo fa è mancata una persona molto anziana con la quale avevo litigato.
Non che io sia uno di quelli che facilmente litiga; parlo di litigi seri: mi sarà capitato un paio di volte nella vita., ma a quella persona avevo detto: non verrò neanche al tuo funerale..., e così è stato.
Tuttavia, la sua scomparsa è stato per me un serio momento di riflessione: ho ripensato ai motivi della lite, al carattere di quell’uomo che non mi piaceva ed alle frequenti occasioni di contrasto prima della rottura definitiva.
Ho riflettuto sulla vacuità delle azioni che compiamo, soprattutto quando queste sono fine a se stesse; ho ripensato alla caducità della vita ed a quanto sia importante vivere come fosse sempre l’ultimo nostro giorno, tenendo conto di quei i valori cui aspiriamo e per i quali valga la pena lottare.
Sono arrivato alla conclusione che quella persona non mi piaceva proprio, neanche dopo morta, ma - adesso che è mancata -  mi asterrò in pubblico dal censurarne vita e comportamenti. Capitolo chiuso per sempre.

Oggi sono appena rientrato da un funerale.
La chiesa, grande come una cattedrale, era piena di ragazzi in lacrime ed anch’io ho sorpreso una lacrima che furtiva scivolava sulla mia guancia.
E’ mancato Luca, il figlio ventenne di una nostra cara e dolce amica: infarto dirà l’autopsia.
Infarto a vent’anni.  
Ma dico: "caro Padreterno  cui si attribuiscono - in circostanze come queste - disegni imperscrutabili, a Luca non hai concesso il suo tempo. Ed i suoi genitori l’hanno goduto infante ed adolescente, ma non hanno visto i suoi sogni maturare, come madre natura vorrebbe".
Tutto questo mi passa per la testa mentre sale l’incenso dal turibolo che benedice la bara.
Mi sento ancora più vicino ad Enrico ed a Manuela, perché sono genitore anch’io e mi turba profondamente l’ingiustizia che è stata riservata a Luca ed a loro, l’ultima di altre lontane che questa Comunità aveva loro comminato per cattiveria, invidia e gelosia.

Sono adesso qui, alla tastiera e rileggo i due pezzi che, mio malgrado, ho accumunato e mi chiedo quale sia l’inconscio pensiero che me li ha fatti inaspettatamente associare: la morte o l’ingiustizia?
A ben riflettere mi sentirei di rispondere la seconda, perché... la morte la metti nel conto della tua miseria umana, ma l’ingiustizia... offende, comunque essa arrivi.

lunedì 1 luglio 2013

Anche le pulci hanno la tosse



E’ notizia di ieri sera che Monti minaccia la crisi di Governo, accusando Letta di non aver il coraggio di fare le riforme strutturali di cui il Paese ha tanto bisogno... .
Sono rimasto stupito perché di Monti non si parlava più da mesi, anzi il senatore a vita sembrava letteralmente sparito seppellito dalle “crisi di coscienza” del Pd; dal clima di permanente campagna elettorale del PDL;  dalle elucubrazioni pseudo-culturali del padroncino di SEL; dall’invettive di lesa maestà del grillo urlante; dai quotidiani richiami traboccanti saggezza di Re Giorgio.
Ed invece, eccolo, inaspettato,  e - soprattutto - insospettato per il tipo di uscita peraltro intempestiva, essendo stato bruciato per poche ore dal giamburrasca fiorentino con gran disappunto della sinistrata Vergine di Norimberga la quale, ogni volta che il sindaco toscano apre bocca, è presa dalle convulsioni.
Che anche le pulci abbiano la tosse?
Svanita la sorpresa - ti s’insinua un sospetto viepiù alimentato dal recente ritorno, anch’esso inaspettato dei due trombati giudici nazionali: Ingroia e Di Pietro, nonché delle fatue, quanto fugaci comparse sul piccolo schermo di Veltroni, Casini e Fini il cui agitato dimenarsi non è stato offuscato neppure dalla ristrutturazione della Casa delle Libertà (per la quale si spera Berlusca non chieda agli Italiani il rimborso decennale...).
Ma vuoi vedere che dopo tanto tuonare, piovve davvero?
Uscendo dalla metafora: ma vuoi vedere che ‘sti stronzi si stanno preparando a rimandarci alle urne prima della fine dell'anno?