venerdì 2 marzo 2012

Pendolare e co.co.co.

Finalmente al lavoro: un contratto Co.co.co. in un megastudio legale come praticante.
La mattina sveglia alle 06:00 che fuori è ancora buio;  una frettolosa colazione, un’accurata toilette perché, si sa, le ragazze amano curarsi ...e poi, di corsa verso la grande Milano”.

Dal tuo paesello, per andare a Novara, la stazione intremedia, passa un trenino di quelli a gasolio o, almeno, così si legge sulle guide turistiche e sugli orari ferroviari, poiché almeno un giorno o due la settimana, il trenino non c’è! Viene sostituito da un pullman che, però - bontà sua - NON ferma davanti alla dimessa stazioncina, come logica vorrebbe; e va già bene, perché non di rado non c’è neanche quello, il pullman intendo.
Logica imporrebbe che la soppressione della corsa fosse in qualche modo annunciata in stazione con un avviso, ma così non è sicché - fatta la prima dolorosa esperienza, per evitare di rimanere a piedi e disertare il lavoro - tutte le mattine alle 06,35 telefoni al capostazione del limitrofo paese che, solo per sua personale cortesia, ti dirotterà alla fermata dell’autobus, una piazza distante circa un chilometro dalla predetta stazione.
Quando ciò accade, e succede spesso, non capisci mai quale sia il pullman sostitutivo poiché ne arrivano tre insieme e nessuno esibisce la scritta "sostitutivo", sicché se ti capita di salire su quello degli studenti (stessa società e stessa destinazione), dovrai pagare un nuovo biglietto perché quello ferroviario non va bene.

Da Novara il collegamento per Milano c’è ogni ora, ma i treni che giungono da Torino sono così costipati di viaggiatori che quei 50 minuti di viaggio te li fai sistematicamente in piedi... . Allo studio arriverai alle nove, dopo pochi minuti di metropolitana, rigorosamente in piedi anch’essa.
Sono passate tre ore dacché ti sei alzata e la giornata deve ancora cominciare.

Sul far della sera, intorno 18:30 per non perdere il treno delle 19:15 cerchi di venir via..., treno questo che in appena 15 giorni è stato soppresso già due volte. Quando ciò non è avvenuto, era stata soppressa la corsa precedente con inevitabile riversamento di pendolari sulla successiva. Ultimi cinquanta minuti in piedi per il ritorno fino a Novara dove c’è papà o mamma che vengono a prenderti con la macchina - ventisei chilometri per andare e ventisei per tornare - perché il pullman che tutte le sere sostituisce il famoso trenino a gasolio parte sistematicamente tre minuti prima che arrivi il treno da Milano... .
Arrivi a casa che sono le 20:40 per la cena... . Sei in piedi da quasi 15 ore... .

Ma vuoi mettere la soddisfazione di prendere 600 euro lorde al mese nel Paese che è considerato la sesta o settima potenza industriale del mondo?

2 commenti:

  1. Non so chi l'ha detto ma la frase mi sembra azzeccata: il livello di democrazia di un Paese si vede dalla qualità dei trasporti pubblici...

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    1. Bellissima frase che rende l'idea...
      io ne ho una che la ricorda: un ristorante lo si giudica dai suoi gabinetti... ahahah

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