Con il fedele custode arrivo al Tempio per dei lavori di rifinitura. Lui, il custode, rimossi catenacci e chiavistelli, tirata da parte la pesante tenda invernale, comincia a scrutare i due gradini che scendono nella navata. Al mio sguardo interrogativo, risponde: è per le monetine... .
Cosi scopro una singolare storiella.
Tutte le volte che apre il Tempio il custode trova all’interno, sui gradini che portano alla navata, alcune monetine: pochi centesimi, mai più di sette o otto, che qualcuno - ormai da anni - lascia scivolare nella stretta fessura tra il muro ed il battente destro del portoncino.
Tutte le volte che apre il Tempio il custode trova all’interno, sui gradini che portano alla navata, alcune monetine: pochi centesimi, mai più di sette o otto, che qualcuno - ormai da anni - lascia scivolare nella stretta fessura tra il muro ed il battente destro del portoncino.
Il custode pazientemente le cerca tutte le volte e le ripone nell’apposita cassetta delle elemosine, invariabilmente un po’ avara per la verità, ma comunque utile.
Sulla figura dell’ignoto donatore abbiamo fantasticato: Enzo, il custode, pensa possa essere un vecchietto; al Priore arrideva l’idea che potesse trattarsi di un bambino; poi ha prevalso l’ipotesi del pensionato, magari un ex combattente già avanti nell’età che, così, vuol sentirsi vicino ai tanti compagni d’armi che mai son tornati.
Sulla figura dell’ignoto donatore abbiamo fantasticato: Enzo, il custode, pensa possa essere un vecchietto; al Priore arrideva l’idea che potesse trattarsi di un bambino; poi ha prevalso l’ipotesi del pensionato, magari un ex combattente già avanti nell’età che, così, vuol sentirsi vicino ai tanti compagni d’armi che mai son tornati.
Quello del custode e la sua ricerca delle monetine è diventato quasi un rito: ci sono sempre state da due anni a questa parte. Solo una volta è successo che non le abbia trovate e per giorni siamo rimasti in angoscia al pensiero che quel nostro benefattore potesse aver raggiunto i vecchi compagni nel cielo degli eroi. Ma la domenica dopo le monetine sono ricomparse e ci siamo tranquillizzati.
Non abbiamo mai scoperto chi sia l’anonimo elargitore che tutte le settimane compie tale gesto, piccolo, insignificante per valore materiale, ma caro e grande per il sentimento che l’ispira e che sembra voglia dire: io ci sono... .
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